Ha recentemente creato scalpore una delle sentenze giunte in seguito ad uno dei reclami esposti sulle pratiche di tracciamento di Facebook. In particolare, l’Autorità austriaca per la protezione dei dati (DSB) ha stabilito che il pixel di tracciamento di Facebook e lo strumento di login di Facebook violano il GDPR.
Questa notizia ha sollevato molte preoccupazioni riguardo alla privacy e alla legalità delle pratiche del famoso social network.
Qual è stata la violazione?
La decisione arriva in risposta a uno dei reclami inerente all’utilizzo dei pixel di tracciamento di Meta da parte di un sito web di notizie il 12 agosto 2020. Secondo l’autorità, l’utilizzo di questi strumenti viola il GDPR e la decisione “Schrems II” sui flussi di dati transatlantici.
Ciò potrebbe avere implicazioni per molti altri siti web e potenzialmente per qualsiasi sito in Europa che utilizza i pixel di tracciamento di Facebook. Considerando l’ampio uso dei servizi di Facebook che trattano dati personali, la decisione potrebbe avere ripercussioni più ampie.
È importante sottolineare, però, che finora non sono ancora state comminate sanzioni.
La Posizione di Facebook
Facebook ha tenuto a precisare che la decisione riguarda solo l’utilizzo da parte di un singolo sito web in una specifica data e che da allora le leggi negli USA e nell’UE hanno subìto significative modifiche, in seguito alle quali sono state tempestivamente modificate le condizioni per gli strumenti business. Il team di Meta, pertanto, invita gli inserzionisti a continuare ad utilizzare gli strumenti business di Facebook.
Facebook, inoltre, ha sottolineato che il caso della presunta illegalità del pixel di tracciamento deriva da un conflitto tra le leggi dell’Unione Europea e quelle statunitensi, attualmente in fase di risoluzione. Nel frattempo, secondo le recenti modifiche apportate alle “Condizioni per gli strumenti business” di Facebook, l’azienda ha introdotto delle nuove clausole contrattuali consultabili nell’Appendice sul trasferimento di dati europei.
Si può usare il pixel di Facebook?
Dato che la decisione sull’utilizzo delle tecnologie di tracciamento di Facebook proviene da un’autorità europea per la protezione dei dati, è importante considerarla come un precedente significativo.
Nel lungo termine le opzioni di risoluzione potrebbero essere due. Da un lato gli Stati Uniti dovrebbero adattare le protezioni di base per gli stranieri, per poter sostenere la loro industria tecnologica, oppure d’altro canto i fornitori statunitensi dovrebbero ospitare i dati stranieri al di fuori degli Stati Uniti.
Vista la situazione ancora molto incerta, la decisione di utilizzare o meno il pixel di Facebook è soggettiva e circoscritta all’importanza dell’utilizzo dello strumento.
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